Nella mente di chi l’aveva concepito nel 2010, Qatar2022 doveva essere un’occasione per “costruire ponti” e promuovere l’uguaglianza. Gli idealismi si sono però subito scontrati con la realtà. Una realtà fatta di discriminazione sistemica e sfruttamento selvaggio dei lavoratori, morti in migliaia negli ultimi anni. Una realtà che magnati e politici occidentali, assetati di denaro, hanno ignorato.